Partiranno a gennaio 2021 i lavori di demolizione e rispristino del viadotto Kennedy di Cesena. Ad aprile il ponte chiuderà alla viabilità per riaprire rinnovato a settembre 2021, prima della ripartenza del nuovo anno scolastico.
Il progetto di potenziamento della rete ciclo-pedonale
Il cantiere è inserito nel più vasto progetto di “Potenziamento della rete ciclo-pedonale Via Emilia – Via Cervese e manutenzione Viadotto J.F. Kennedy”. L’investimento è di 2 milioni e mezzo e gode di un finanziamento regionale di 400 mila euro nell’ambito del bando regionale “Ciclabilità del Piano operativo degli investimenti del Fondo FSC 2014-2020”.
I lavori hanno dunque l’obiettivo di risolvere un “buco nero” della rete ciclabile comunale e di aumentare l’utenza dei ciclisti su una rete ciclabile che da “sotto casa” porta, in continuità e sicurezza, “sotto scuola” e in tanti altri vari servizi, attività, centro commerciale, centro cittadino e centro storico. Inoltre, l’intervento andrà ristrutturare alcune parti del viadotto sostituendo le travi tampone ammalorate e intervenendo sulle selle gerber di appoggio compromesse dalle infiltrazioni di acqua.
Struttura del viadotto Kennedy
Il viadotto Kennedy è un manufatto in conglomerato cementizio armato costituito da due viadotti di accesso in pendenza, denominati viadotti “Nord” e “Sud”, e da un viadotto “Centrale” in quota, 6 campate in tutto. Le 3 campate più a sud, che scavalcano la viabilità urbana (viale Italia) e la linea ferroviaria AN-BO, fanno parte del manufatto originario costruito a metà degli anni 60. Le 3 campate più a nord sono state realizzate recentemente, sostituendo due campate esistenti, nell’ambito dei lavori di costruzione della secante.
Essendo uno dei principali “snodi” del traffico per il superamento della barriera fisica della linea ferroviaria, il cavalcavia Kennedy richiede un intervento strutturale di elevata funzionalità e sicurezza per la ciclabilità che, allo stesso tempo, non crei maggiore difficoltà alla circolazione dei veicoli a motore che sarebbe penalizzante anche per la mobilità dei ciclisti.
Lavori preliminari
La ditta appaltatrice è il Consorzio Stabile Modenese, che ha indicato come ditta esecutrice la Frantoio Fondovalle Srl. Il cantiere è stato ufficialmente aperto tra settembre e ottobre 2020 con i primi rilievi di dettaglio per la preparazione delle travi che andranno a sostituire quelle esistenti. Già avviati anche i lavori stradali su via Assano e piazzale Macrelli con la creazione di nuovi itinerari ciclabili (che uniscono le già esistenti di via Cervese e di via Emilia tratto urbano).
Tutti gli interventi che precederanno le demolizioni vere e proprie non impatteranno sulla viabilità e non causeranno modifiche in riferimento al doppio senso di marcia fatta eccezione per la via Assano lungo la quale verrà realizzata una pista ciclabile con conseguente restringimento della carreggiata. Inoltre, le lavorazioni esterne alla carreggiata, quali i ripristini del calcestruzzo ammalorato di pile, travi e velette, verranno realizzate nei mesi primaverili e autunnali operando esternamente al ponte senza intaccare in alcun modo la circolazione sopra al viadotto.
La demolizione
La chiusura del viadotto è programmata per lunedì 26 aprile. I lavori di demolizione inizieranno invece il giorno successivo (27 aprile). Nel corso di questa prima fase dell’intervento saranno interessate due aree di cantiere in contemporanea: sia lato Montefiore sfruttando l’area verde, sia lato Casali occupando il parcheggio adiacente dell’ I.T.I.S. Blaise Pascal.
Partendo dal centro del ponte e procedendo esternamente verso l’inizio delle rampe, una fila di travi verrà rimossa (si è ipotizzato di rimuovere 2 file di travi, cioè 16, a settimana), non essendovi più alcuna interferenza con la precedente fase di demolizione, immediatamente inizieranno le operazioni di ripristino del calcestruzzo ammalorato delle selle Gerber e la sostituzione degli appoggi attraverso trabattelli e piattaforme mobili esterne.
La ricostruzione
Fondamentale sarà gettare tutte le solette entro i primi giorni di luglio 2021 in modo da consentire la maturazione di 28 giorni del calcestruzzo stesso prima di caricarlo per la stesa dell’asfalto. Il periodo di maturazione del calcestruzzo verrà sfruttato per realizzare tutte le opere secondarie sul viadotto: la realizzazione di cordoli, marciapiedi e scarichi fognari. Si proseguirà poi eseguendo l’impermeabilizzazione di tutta la carreggiata della struttura, per poi seguire, indicativamente nel corso della prima settimana di agosto, con la stesa dell’asfalto. A questo punto, tra agosto e i primi giorni di settembre, si procederà con la posa dei guardrail e di tutta la nuova segnaletica orizzontale e verticale necessaria.
Ripristino ferroviario
Un capitolo a sé riguarda invece quello del ripristino ferroviario, che verrà svolto, in accordo con le ferrovie, nottetempo, e sempre senza alcuna limitazione al transito sopra al viadotto Kennedy.