Il JCB 140X, parte della nuova gamma di escavatori cingolati X Series recentemente lanciati da JCB, al lavoro in Piemonte. Flessibilità, multifunzionalità e produttività per un escavatore di taglia particolarmente adatta alle esigenze della piccola e media impresa.
Uno dei punti di forza delle migliaia di piccole e medie realtà che compongono il panorama delle imprese di costruzioni italiane è la capacità di affrontare con successo le più svariate tipologie di lavori, dal movimento terra puro all’edilizia per arrivare alle costruzioni stradali, alle opere di urbanizzazione e all’ingegneria ambientale. Non di rado operando su un territorio che, per le sue caratteristiche, rappresenta di per sé un banco di prova impegnativo. A questa molteplicità di lavori corrisponde naturalmente la necessità di poter contare su macchine operatrici altrettanto versatili, in grado di garantire potenza e produttività quando serve ma anche agilità e multifunzionalità per affrontare ogni situazione operativa. Ed è proprio a questa filosofia che si è ispirata JCB nello sviluppo dei nuovi modelli di escavatori X Series, in particolare i modelli il 140X e il 150X, che vanno a collocarsi nel segmento da 13-16 tonnellate, fascia d’elezione del movimento terra leggero e cavallo di battaglia del cantiere proprio per la sua capacità di adattarsi a una molteplicità di lavori, dallo scavo di fondazioni al getto di calcestruzzo, dalla movimentazione di inerti alle operazioni più varie nelle lavorazioni stradali.
Non sorprende quindi che uno dei primi acquirenti italiani sia un’impresa che corrisponde perfettamente a questo identikit, l’impresa Chiotti & Prakan di Dronero, in provincia di Cuneo, che ha recentemente acquistato dalla concessionaria Arnus un JCB 140X versione LCD, il primo consegnato nel nostro paese. “Le attività della nostra impresa spaziano in un’ampia varietà di lavori – racconta il titolare Valter Chiotti – che oltre agli scavi e al movimento terra includono principalmente la realizzazione di opere stradali, la demolizione di fabbricati, la costruzione di strutture in cemento armato, scogliere e opere di ingegneria ambientale, la realizzazione di fognature, acquedotti e di impianti per il trattamento di reflui civili. Per questo motivo necessitiamo quindi di macchine polivalenti, che alle prestazioni di scavo e sollevamento siano in grado di coniugare agilità e capacità di operare sia sui terreni difficili e in forte pendenza che caratterizzano il nostro territorio, sia negli spazi limitati dei nostri centri urbani. Per taglia, prestazioni e versatilità il nuovo JCB 140X ci è apparsa subito una macchina in grado di rispondere perfettamente alle nostre necessità”.
Macchina che si colloca in posizione intermedia nei tre nuovi modelli della X Series, il nuovo JCB 140X condivide una serie di caratteristiche e tecnologie che contraddistinguono l’intera gamma all’interno di una taglia particolarmente adatta alle esigenze del mercato italiano. Entrando nel dettaglio delle caratteristiche del 140X, spicca innanzitutto un aumento della larghezza a 2,5 metri, superiore di 80 mm rispetto alla serie precedente, che ha consentito l’installazione della cabina CommandPlus più grande (la stessa utilizzata sul 220X), la quale offre all’operatore un ambiente di lavoro spazioso, confortevole e silenzioso.
La cabina, che poggia su quattro supporti idraulici, è più grande del 15% e incorpora il telaio ROPS all’interno della sua struttura, oltre a disporre di vetri piani facilmente sostituibili. La rumorosità è inferiore a 67 dB (A), nettamente migliorata rispetto ai precedenti modelli. L’adozione della nuova cabina non ha comportato la necessità di spostare il braccio, evitando così il rischio di un aumento delle sollecitazioni, garantendo una rotazione fluida e la massima precisione in fase di scavo. Di alto livello, come tradizione della casa, l’allestimento interno, che oltre a una vasta scelta di sedili offre all’operatore nuove leve dei servocomandi montate su sedile: i dispositivi di controllo sono stati progettati per essere focalizzati al 100% sull’operatore, con un nuovo blocco di comando posizionato sulla destra del posto di guida che riunisce tutti gli interruttori e i comandi in un’unica consolle. Un nuovo monitor da 7″ con menu e funzionalità intuitive è accessibile tramite un controller rotante di tipo automobilistico.
Il 140X condivide il look che caratterizza la nuova X Series, con i serbatoi per il carburante e idraulici montati all’interno dei pannelli secondari. Tutte le cofanature doppia parete con superfici di contatto zincate per una maggiore durata, e il serbatoio idraulico include anche un nuovo sistema deflettore per ridurre l’aerazione dell’olio; la durata del filtro è di 2.000 ore come per i modelli X Series più grandi, il doppio rispetto alle 1.000 ore dei precedenti modelli JS. Il contrappeso, completamente ridisegnato, incorpora due protezioni sugli angoli e lungo il bordo inferiore per limitare i danni derivanti da urti accidentali; in via opzionale sono disponibili anche piastre speciali per impieghi gravosi, protezioni antiurto laterali e un avambraccio heavy-duty con piastre antiusura.
Tutti gli escavatori X Series utilizzano il collaudato design JCB per braccio e avambraccio, ma i modelli 140X e 150X sono dotati di un cilindro più grande che offre un aumento dell’11% della forza di strappo alla benna. Anche la durata dell’erogazione di potenza è stata aumentata da 3 a 9 secondi, con benefici in termini di efficacia dell’azione di avambraccio e benna; in ottica di affidabilità le dimensioni del radiatore dell’olio idraulico sono state aumentate del 15% per garantire un raffreddamento efficace anche sotto forte carico.
La sezione idraulica del 140X beneficia di una pompa idraulica Kawasaki maggiorata in grado di funzionare a un numero di giri del motore più basso, che in termini numerici si traduce in una resa per litro di carburante migliorata del 6%. Sempre in ottica di efficienza, la taratura fine del blocco valvole Kayaba che equipaggia la macchina migliora la ripartizione dei flussi idraulici, offrendo un miglioramento dell’8% della produttività nelle operazioni di livellamento. Un sistema di spegnimento automatico del motore è stato incorporato per ridurre ulteriormente l’uso di carburante quando la macchina non è in funzione. Come accennato, tutte le tubazioni del circuito hi-flow sono state ingrandite di 0,25″ per ridurre le perdite di carico, e sono collegate al braccio con robusti morsetti in gomma per ridurre le vibrazioni. Le macchine della X Series possono essere ordinate in un allestimento che comprende tutti i cablaggi necessari per adattarsi ai sistemi di controllo macchina e GPS Topcon, Leica e Trimble, e fornite in configurazione Steelwrist-ready per l’utilizzo con tilt-rotator.
Come per ogni nuovo modello è il giudizio del campo ad avere l’ultima parola, e il 140X non tradisce le grandi aspettative suscitate dai suoi notevoli dati di targa. “La macchina offre un comfort eccezionale – racconta Chiaffredo Dao, dell’impresa Chiotti & Prakan – la cabina è spaziosa, ben concepita e rifinita. Tutte le funzionalità risultano intuitive all’utilizzo, e il grande display offre un utile supporto nel controllo delle impostazioni e dei parametri di funzionamento della macchina. Una volta all’opera se ne apprezza immediatamente l’ottimo equilibrio, nonostante le importanti dimensioni del braccio; la macchina è ben bilanciata, cosa per noi particolarmente importante date le forti pendenze che spesso caratterizzano il nostro territorio, e insieme alla geometria della lama consente di livellare perfettamente la macchina in ogni condizione”.
Il 140X rappresenta una novità per il parco macchine dell’impresa anche in termini dimensionali: “finora avevamo utilizzato escavatori fino a una taglia massima di 85 quintali” – sottolineano gli interlocutori dell’impresa Chiotti & Prakan – “ma nonostante il notevole salto di categoria abbiamo subito preso confidenza con la macchina, che si dimostra agile e veloce in tutte le lavorazioni. La reattività dei comandi al braccio e alla benna è eccellente senza che la macchina risulti nervosa; i movimenti sono fluidi e precisi, e apprezzabile è anche la funzione di ammortizzazione dei contraccolpi, che rende la macchina particolarmente docile nonostante le sue dimensioni”.
Il passaggio di taglia ha riservato piacevoli sorprese anche sotto il profilo dei consumi: “anche nel quadro di utilizzi impegnativi come le opere di ingegneria ambientale” – conferma Valter Chiotti, “che comportano sollevamenti e movimentazioni di carichi importanti, il 140X evidenzia consumi contenuti. In questo primo periodo di utilizzo della macchina abbiamo stimato un consumo massimo di carburante intorno agli 80-90 litri al giorno nelle lavorazioni più impegnative, più che soddisfacente e in linea con le elevate prestazioni dell’escavatore”.
JCB
JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina. JCB, che nel 2020 festeggia il suo 75° anniversario, è di proprietà della famiglia Bamford. Il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.