Se ne era parlato a inizio gennaio, poi i lavori hanno subito uno stop a causa dell’emergenza coronavirus. Adesso sembra che sia tutto pronto per ripartire: il 4 maggio tutta Italia è entrata nel pieno della Fase 2 e con questa hanno ripreso numerosi cantieri. Tra i lavori sbloccati anche quello per la demolizione della Curva Sud dello stadio Del Duca. L’inizio dei lavori di demolizione inizierà l’11 maggio. L’inizio dei lavori avrebbe dovuto essere quasi due mesi fa, il 16 marzo, poi la situazione coronavirus ha bloccato tutto.
Stadio Del Duca: una storia lunga più di 50 anni
Lo stadio Cino e Lillo Del Duca, l’impianto all’interno del quale l’Ascoli disputa le proprie gare casalinghe, è stato oggetto di numerose modifiche nel corso della propria storia. La costruzione dello stadio iniziò nel 1955 per conto dell’amministrazione comunale di Ascoli Piceno. L’impianto fu inaugurato il 12 maggio 1962 con un incontro fra le rappresentative dilettantistiche di Italia e Inghilterra. Nel corso degli anni tale capienza è stata ridotta prima a 34.110 (anni ‘80), 28.000 (anni ‘90), poi a 24.058 (agosto 2005) e infine a 20.550 posti. In seguito al sisma che ha colpito l’Italia centrale nel 2016, la copertura della tribuna ovest e la curva sud sono state dichiarate inagibili. Il 28 novembre 2016, successivamente, sono iniziati i lavori di smantellamento della copertura della tribuna ovest e della costruzione di una curva sud provvisoria in tubi d’acciaio.
Lo stadio è intitolato a due noti fratelli editori piceni, Cino e Lillo Del Duca, fondatori del quotidiano Il Giorno. Nel 1955 Cino Del Duca divenne presidente onorario della società ascolana, quando militava ancora nei campionati dilettantistici marchigiani.
Naturalmente, la ripartenza del cantiere impone il rispetto delle norme igienico-sanitarie, per una ripartenza “in sicurezza”, con un rispetto dalle distanze di sicurezza per evitare la diffusione del contagio.