La Regione siciliana sta ultimando gli accordi con il ministero dell’Ambiente per consentire di utilizzare subito i 150 milioni di euro destinati alla bonifica di grandi siti inquinati.
Gli accordi per le bonifiche dei siti inquinati
Secondo le informazioni riportate dal Quotidiano della Sicilia, il primo degli accordi è prossimo ormai alla definizione e riguarderà il sito Biancavilla. Seguiranno quelli di Milazzo e Priolo, per i quali si procederà con una rimodulazione, poi Gela e, infine, l’intesa su tutti i vari siti minerari. Nel frattempo, prosegue il lavoro su tutto il fronte bonifiche, a partire dalle 511 vecchie discariche chiuse, ma mai sanate. Su 40 interventi del Patto per il Sud sono stati emessi 31 decreti di finanziamento per 25 milioni di euro. Altri 14 milioni sono stati finanziati per tre grandi interventi con Fondi comunitari a Palermo, Campofranco e Troina.
Sarà prossimamente pubblicato un nuovo avviso da 20 milioni di euro per i siti dove è stato effettuato il Piano di caratterizzazione e l’analisi di rischio finalizzata alla bonifica definitiva. Continuano, inoltre, le attività in tutti quei siti dove la Regione è intervenuta in via sostitutiva.
Situazione Amianto in Sicilia
Il 28 aprile si è tenuta la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dal 1992, quando è stata istituita la legge n. 257, nel nostro Paese sono vietate la lavorazione, la produzione e la vendita di questo pericoloso materiale. Purtroppo, però, l’Italia è ancora uno dei paesi più colpiti dalle malattie provocate dall’utilizzo e dal disgregamento della fibra d’amianto. In Sicilia, la situazione, seppur in lieve miglioramento grazie anche a una prima mappatura dei siti contenenti amianto che oggi registra circa 1.500 casi tra scuole e edifici residenziali e produttivi, resta ancora da affrontare.
Il “Piano di bonifica da amianto”, previsto nel secondo Addendum al Piano operativo “Ambiente” approvato dal Cipe nel 2016 e adottato adesso con un provvedimento dalla Direzione generale competente del ministero dell’Ambiente prevede 385 milioni di euro per la bonifica dall’amianto negli edifici pubblici, in particolare per la rimozione e lo smaltimento nelle scuole e negli ospedali.