Uno sversamento in mare visibile dal drone. Sono passati solo alcuni giorni dall’inizio della cosiddetta “Fase due”, che prevedere con una serie di progressivi allentamenti delle misure di contenimento per contrastare la diffusione del coronavirus, ma già l’ambiente, che avevamo potuto ammirare incontaminato nelle foto provenienti da tutto lo Stivale delle scorse settimane, è tornato a far parlare negativamente di sé.
L’origine dello sversamento
Sul litorale domizio è infatti comparsa una macchia nera che dalla foce di un canale si sta diffondendo nelle acque cristalline del mare circostante. Sul fatto è stata aperta una indagine, da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), per inquinamento ambientale. Il tratto di mare interessato è quello tra Castel Volturno e Mondragone dal canale dell’Agnena, nel Casertano.
Non sarebbe ancora chiara l’origine dello sversamento. Secondo le informazioni diffuse dall’ANSA, sito dove è possibile vedere la foto dello sversamento ripresa dal drone, il sindaco di Castel Volturno propende per attribuire la macchia a un “ennesimo sversamento illecito che colpisce Castel Volturno, provocato da qualche attività industriale o manifatturiera. Vanno messi in galera gli eventuali responsabili, perché sono criminali che danneggiano l’ambiente e l’economia di un territorio già molto provato per l’emergenza Coronavirus. Lo Stato deve intervenire con decisione”.
Nel frattempo, sono attesi gli esiti delle analisi sui campioni d’acqua, che verranno effettuate dall’Arpac; sul fatto sta indagando anche la Capitaneria di Porto.
I droni per la tutela dell’ambiente marino
Non è la prima volta che sono impiegati droni per la tutela del mare. L’anno scorso si è svolto il “Sea Drone Tech Summit 2019”, seconda edizione dell’unico congresso in Italia dedicato ai droni e ai sistemi robotici per impiego marino e subacqueo, che si è svolto il 29 e 30 ottobre a Ostia (Roma).