Sergio Costa rimarrà alla guida del ministero dell’Ambiente. Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dove ha sciolto la riserva e ha accettato di formare il governo a guida M5S – PD. Poi ha comunicato i nomi dei ministri che lo affiancheranno. Di 21 ministeri 10 sono andati al Movimento Cinquestelle, 9 al Partito Democratico, uno a Leu, un tecnico, al Viminale. Al M5S va anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. Sono sette le donne del nuovo governo, un terzo del totale.
Sergio Costa è stato riconfermato alla guida del ministero dell’Ambiente. Quello del ministro Costa è un lungo curriculum. Classe 1959, una laurea in scienze agrarie, è stato Generale dei Carabinieri. “Ha scoperto la più grande discarica di rifiuti pericolosi d’Europa seppellita nel territorio di Caserta – disse di Costa Luigi Di Maio – e ha anche scoperto la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco nazionale del Vesuvio“.
“Sono contento – ha dichiarato Costa -. Lo leggo come un riconoscimento, non tanto del mio operato, ma del ministero dell’Ambiente, di tutta la struttura. Finalmente l’ambiente è al centro dell’azione di governo. Vogliamo continuare con rinnovata lena. La sfida del cambiamento climatico, della Terra dei Fuochi e dell’economia circolare sono le grandi sfide che noi oggi abbiamo di fronte“.