Il rapporto annuale di CoReVe – Consorzio Recupero Vetro incorona il vetro come l’imballaggio preferito dagli italiani. Le ragioni sono molteplici. Il vetro è un materiale caratterizzato dall’alta riciclabilità, inoltre i consumatori sono attratti da questo tipo di imballaggio nell’ottica di compiere scelte più consapevoli riguardo all’ambiente. I contenitori in vetro, infine, danno maggiori garanzie per quanto riguarda la sicurezza alimentare.
Nel 2019 il vetro differenziato è cresciuto del 6,7%
Secondo il rapporto, già prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria a causa della pandemia di SARS-CoV-2 era in atto una valorizzazione degli imballaggi in vetro da parte degli italiani, per quanto riguarda tutte le fasi della gestione in ottica circolare che riguardano il prodotto. Dal consumo, alla raccolta e al successivo riciclo a fine vita.
Nel 2019 gli italiani hanno separato il 6,7% di rifiuti d’imballaggio in vetro in più rispetto all’anno precedente, con un picco di eccellenza al Centro che ha registrato +11,3%, con 432mila tonnellate complessive di rottame di vetro raccolto. Anche se, con il costante aumento delle tonnellate recuperate, in concomitanza con la diffusione di sistemi di raccolta porta a porta, negli ultimi anni la qualità è costantemente peggiorata.
Per quanto riguarda il tasso di riciclo degli imballaggi il 2019 ha registrato un +3,6% rispetto all’anno precedente: dal 73,4% al 77%. Un risultato davvero notevole, considerando che il tetto del 75% è indicato dalle direttive europee come obiettivo comunitario per il tasso di riciclo del vetro da raggiungere entro il 2030. I risultati sono stati possibili sia grazie all’aumento della quantità di materiale raccolto, ma anche grazie a un efficientamento degli impianti di trattamento che hanno diminuito la produzione di scarti, cioè il vetro perso tra la raccolta e il riciclo (-1,8% rispetto all’anno precedente).
In Italia si riusa anche la sabbia di vetro
“Gli italiani sono tra i cittadini più virtuosi d’Europa per quanto riguarda la raccolta differenziata del vetro e i dati contenuti nel nostro rapporto annuale lo confermano – afferma Gianni Scotti, presidente di CoReVe – Il riciclo del vetro, da sempre modello esemplare di economia circolare, evolve costantemente anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate e questo ci permette di incrementare le nostre performance. Basti pensare che in Italia, e solo in Italia, siamo in grado di utilizzare persino la ‘sabbia di vetro’, derivante dal recupero secondario degli scarti di processo, prodotti negli impianti di trattamento, come la ‘frazione fine’ e gli scarti vetrosi derivanti dalla selezione degli inquinanti presenti nella raccolta, come la ceramica”.
CoReVe, insieme ad Assovetro aderisce alla piattaforma europea “Close the Glass Loop” che intende aumentare la quantità e migliorare la qualità del vetro riciclato, per arrivare al 90% di raccolta entro il 2030. La piattaforma sarà presentata on line il 30 giugno.